Ispirati al comportamento degli insetti, che non elaborano una mappa dettagliata dell'ambiente in cui si muovono ma si limitano a ricordare punti di riferimento importanti come le fonti di cibo o il nido, i micro droni si muovevano esplorando autonomamente l'ambiente sconosciuto; l'idea principale alla base del nuovo metodo di navigazione era di ridurre le aspettative all'estremo: si richiedeva ai piccoli robot che fossero capaci solamente di tornare alla stazione base. Lo sciame di robot dapprima si sparpagliava nell'ambiente lasciando a ciascun componente la scelta di una direzione preferita, differente da quella degli altri membri dello sciame. Dopo l'esplorazione gli insetti robot tornavano verso il wireless beacon situato alla stazione base; ma qualcosa andò storto e lo sciame dei micro droni impazzì;
(
fork {
Ndef(\nbz).play;
loop {
var seed = thisThread.randSeed = 171300000.rand.debug('seed');
Ndef(\nbz, {
var freq = [713, 1337];
Splay.ar(
{
var bands = 2.rrand(10);
var signal = { [BPF,RLPF,RHPF].choose.ar(
HenonN.ar(freq[0].rrand(freq[1]), LFPulse.kr(0.1.exprand(10))),
Array.rand(bands, freq[0], freq[1]),
Array.rand(bands, 0.2, 1.8)
).mean } ! 2;
Rotate2.ar(signal[0], signal[1], SinOsc.kr(0.1.exprand(10)));
} ! 3.rrand(7).debug('source'), // creazione dell'array da passare a Splay
0.5.rrand(1) // spread dell'Splay
);
}).fadeTime_(1.rrand(1.3)); // fadeTime randomico
10.0.rrand(13).debug('wait(bts)').wait;
}
}
)